Teulada | ![]() |
Storia
Gli storici, basandosi su fonti antiche, affermano che la zona fu largamente animata in periodo nuragico, come d'altronde testimoniano i resti di una decina di nuraghi, per la maggior parte in cattivo stato di conservazione.
Fu fiorente sotto i Fenici e i Cartaginesi: testimonianze di questo periodo sono i resti sul promontorio di Portoscudo e quelli del territorio retrostante il Porto Zafferano.
Nella zona di Porto Malfatano sono stati rinvenuti resti che appartenevano ad un edificio di culto di una divinità, quella di Melquart (Ercole Fenicio); si suppone che il sito corrispondesse al Portus Ercolis, importante base commerciale e stazione navale.
Nessuno scavo è stato finora effettuato a Capo Malfatano a testimonianza della sua scomparsa. Da ricerche compiute nella zona, risulta che le cave di Piscinní avessero fornito il materiale necessario alla costruzione del porto che giace sul fondale del mare, sommerso da melma ed alghe.
La zona, in seguito, fu popolata dai Romani che nei pressi del mare costruirono Tegula. Divenne insieme a Caralis, Nora, Bithia e Solci un importante punto di appoggio per i numerosi mercanti. Tracce della strada romana si trovano sul Monte Aidu.
A testimoniare l'occupazione del territorio, in età Bizantina, è la grande torre a pianta quadrata in località Sant'Isidoro, in prossimità dell'omonima chiesa.
Nel Medioevo la villa fece parte del Giudicato di Cagliari e appartenne alla Curatoria del Sulcis.
Tra il XV e il XVI secolo l'intera regione fu completamente abbandonata a causa delle continue incursioni barbaresche, e della malaria che imperversò nella zona, lasciandone soltanto il ricordo del nome secondo l'evolversi degli avvenimenti: Capo Taolat, Taloro, Taular, Tablada, Teglada, ed infine Teulada.
Sotto il regno di Spagna, nel 1568, fu costituita in Baronia ad Antonio Catalan e dopo questo periodo probabilmente incominciò a prendere vita un piccolo agglomerato a circa sette chilometri dal mare che, aumentando col tempo, costituí successivamente il nuovo centro di Teulada, dove i nobili fissarono la loro residenza costruendovi un comodo palazzo.
La famiglia Sanjust fu l'ultima erede della Baronia di Teulada e la tenne fino all'estinzione, avvenuta nel 1839, durante la gestione di Carlo Sanjust.
In tutto questo periodo la storia del paese si svolge attorno ai suoi signori: furono edificate, nel '600, le torri difensive costiere (Torre del Budello, Malfatano ecc.) e la chiesa di San Francesco. Nel '700 la chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna del Carmine e il palazzo Baronale. Nel 1800 il ponte sul Rio Launaxi che collega le due parti del paese ed il cimitero.
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